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I cambiamenti climatici impongono la sostenibilità

Francesco Mutti, presidente Centromarca e Amministratore Delegato Mutti S.p.A. (una delle principali aziende italiane di trasformazione del pomodoro) dichiara al recente Cibus Forum svoltosi alle Fiere di Parma

Negli ultimi 30 anni la produzione di cibo si è data per scontato. Ma ora con i cambiamenti climatici non è detto che quello che è oggi, lo sarà domani. Come imprenditore sono ottimista sulla ripresa post Covid, ma gli scenari a medio e lungo termine sono ricchi di incognite e questo impone una presa di responsabilità collettiva sulla sostenibilità

Francesco Mutti, AD Mutti S.p.A. e Presidente Centromarca

Mutti prosegue:

L’attenzione per l’ambiente è una priorità – ha detto – ma non solo per l’industria alimentare, lo deve essere per la popolazione dell’intero pianeta.

Per Mutti la green economy è una pratica di lungo corso e prosegue:

Dal 2010 insieme al Wwf mettiamo in campo azioni di contenimento delle emissioni, risparmio idrico e di tutela della biodiversità. E siamo tra i soci fondatori di Regeneration 2030 che è una visione molto allargata, contempla ad esempio anche aspetti legislativi, sullo sviluppo sostenibile. Ma da imprenditore del Made in Italy dico anche no ai rischi di dumping ambientali, con competitor che all’estero non hanno parametri così vincolanti e rigidi sulla svolta green.

Per quanto riguarda l’industria conserviera del pomodoro, l’Italia è il secondo produttore a livello mondiale e la prima fonte di approvvigionamento per il mercato europeo.

Che cosa occorre fare?

Precisa così Mutti:

“Anche all’interno della Ue serve uno sforzo per uniformare le pratiche agricole e la tutela ambientale. Deve esserci una omogeneità dei comportamenti. L’Italia deve ricordare agli altri Paesi la correttezza delle politiche e pratiche in campo. La sfida ambientale è ambiziosa e come Sistema paese ci dobbiamo presentare con la schiena dritta. Noi sul prodotto ci siamo, ma in alcuni casi va risolto qualche problema di tipo etico. Senza ricorrere però a marchi ad hoc, a quelli non ci credo. La reputazione si conquista giorno per giorno, e i consumatori nel lockdown hanno dimostrato grande amore per il pomodoro, che ha registrato una esplosione di vendite nel retail. E le buone abitudini, i riti del pasto di gusto, non si dimenticano passata la pandemia. Per questo sono ottimista.

FONTE ANSA

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(Foto di Davor Denkovski https://unsplash.com/photos/-qt_TCQxFrw)

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